l’uomo vecchio

All’intervallo del Macbeth di Verdi, mentre aspetto con i miei programmi rossi in mano che si esauriscano i trentacinque minuti prima di rientrare tutti in sala, mi si avvicina un vecchio uomo.
E’ alto, ma i suoi occhi sono scavati a fondo, ha tante rughe ma si erge ritto e fiero come fosse un giovinetto. Comincia a parlare dal niente, i vetri esterni del teatro, mi dice, come si fa a pulirli? Eh, bella domanda, faccio io, considerando poi che qui dove ci troviamo (quinto balcone) siamo davvero alti. Da lì il vecchio signore comincia a raccontarmi. Prima qualche considerazione sulla messa in scena “troppo moderna, come si fa! Ho visto un Macbeth con mia moglie anni fa, era in un castello in Finlandia, non c’era scenografia, nulla, solo un tavolo e Lady Macbeth scendeva da una scala con la sua voce sublime, era già tutta lì la magia.. Ora i registi pensano solo a loro stessi, non capiscono che il pubblico va educato e guidato, non pensano ai giovani…se uno vede il Macbeth dell’Opéra di Lyon che è ambientato in un ufficio pieno di computer, cosa capirà della storia??”. Beh, detta così, forse ha ragione. Poi mi racconta che lui viene all’Opéra da una vita, da più di cinquant’anni. “Io e mia moglie salivamo di corsa le scale, fino al loggione, allora il teatro non era così moderno, ma davvero antico. Lei era incinta e mio figlio, già dalla pancia sicuramente sentiva le arie liriche: ora anche lui, che ha 53 anni, è appassionato di opera.” Mi dice così e sorride piano.
“Io e mia moglie avevamo un abbonamento all’opéra di Lyon, uno a quello di Saint Etienne, e uno per l’opéra Garnier e Bastille di Parigi. Eh, si, abbiamo visto di tutto e l’abbiamo visto insieme. Ora che lei non c’è più viene mio figlio, siamo in due, io e lui.”
Racconta questo e sorride ancora. Poi parliamo dell’Italia, pochi giorni fa è stato a Napoli: “una città incredibile, piena di piccole vie minuscole, colorate, c’erano studenti che manifestavano allegri, è una città in fermento, con il museo archeologico più importante del mondo, perché come diceva Standhal, non si può non vedere una cosa così bella. E c’era anche il Vesuvio, ci abbiamo fatto una passeggiata intorno e ci hanno portato fino a vedere il cratere, saliva un piccolo fumo, è stato bello.”
Io gli ho detto che era l’occhio del turista, nessuno di noi riuscirebbe a cogliere quell’atmosfera magica a Napoli, per noi è la vergogna.
Ma lui sorrideva ancora.
“Può darsi…ma l’Italia è tutta bella. C’è anche la Sicilia. Non l’ho mai vista, ma vorrei. Vorrei tanto.”
Prima di rientrare in sala mi ha guardato ancora un istante.
“Ci sono tante di quelle cose che vorrei ancora fare…vorrei farne tante, prima che debba morire.”

I.

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Una risposta a l’uomo vecchio

  1. Valeprevi ha detto:

    mercoledì 24 ottobre, ore 22.25

    Mio tesoro,
    ho letto il tuo penultimo post esattamente sabato sera, ma non ero pronta per risponderti, nel frattempo ne hai scritto un'altro quindi procederò con ordine.
    Alla tua domanda sulla nostra capacità di cambiare qualcosa nel nostro piccolo mondo, ho dovuto pensare parecchio alla risposta. O meglio mi sono chiesta se io sono una di quelle coraggiose che fanno e disfano il mondo. La risposta è no. Sono sicura che tu diresti il contrario di me, sei sempre cara nei miei confronti, ma analizziamo la cosa con un esempio. Vorrei cambiare una piccola cosa all'esse di Curno, ovvero vorrei avere una piccola discesa al posto di 3 gradini all'esterno del magazzino che ci faciliterebbe il lavoro quando la sera dobbiamo buttare chili e chili di pane. Non entro nel dettaglio tecnico ma quei 3 maledetti gradini ci complicano inutilmente la vita. Poi penso che tra 10 anni avremo tutte 50 anni (ma ci pensi!!) e saremo piene di acciacchi. Ho già chiesto al direttore ma mi ha detto di no e io mi sono arresa subito. Non so lottare per 3 gradini! ma non voglio arrendermi subito devo trovare però un pò più di coraggio per cambiare un'inezia nel mio minuscolo mondo.
    Passiamo al vecchio.
    Non sapevo che a Napoli ci fosse un grande museo, non credo che ci andrò mai, mia madre ci è stata 20 fa e allora sì che era meravigliosa.
    Il tempo non basta mai, le cose che vorremmo fare sono tante e il tempo è poco però il signore mi sembra fortunato, deve essere vecchietto a quanto mi dici e poi nessuno gli ha detto che avrà un mese o due di vita, è solo vecchio e morirà chissà quando e se non avrà fatto tutto quello che voleva, pazienza, ha già fatto molto. Direi che è decisamente fortunato.
    Buona notte mia dolce e malinconica I.
    tua Vale

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